Camminavo
sulla spiaggia, quando mi sono reso conto che mi mancava il fiato.
Avevo
in mente sempre la stessa domanda: Vieni
con me alla festa? La tua
voce la ripeteva all'infinito.
Non
mi era chiaro come l'aver acconsentito ad accompagnarti avesse poi
scatenato quell'inferno, ma non avevo alcun dubbio che il punto di
rottura si celasse in quella lista di ospiti che avrebbero
partecipato al gala natalizio della polizia.
Secondo
la teoria dei nodi una corda che si aggroviglia segue regole ferree.
Collocato il nodo, non avrei dovuto avere difficoltà a risolvere il
problema. Invece, ogni volta che cercavo di capire perché avessero
deciso che tu dovessi morire, tutto ciò che riuscivo a fare era
riavvolgere lo stesso film.
Rivedevo
la penombra che riduceva il mondo a un letto, e il tuo braccio sul
mio petto. Vieni con me alla
festa? La tua risata che si
spezzava tra le mie labbra. Il mio sì,
rapido, sicuro. Che insperata opportunità.
Ho
lasciato che il film passasse alla scena seguente. Solo un accenno,
la sensazione fugace dei tuoi fianchi contro i miei, il rumore degli
sportelli che si chiudono, la tua risata ancora sulle mie labbra. Lo
sparo.
Nessun commento:
Posta un commento