Continuava
a premere il bottone di chiamata dell’ascensore; per sicurezza.
Aveva sentito del trambusto era uscito sul pianerottolo e,
sporgendosi un po’, aveva visto la signora del sesto piano uscire
di casa e le aveva chiesto cosa fosse successo.
“Ascensore rotto!” aveva sorriso lei
guardando in su.
Non
era molto convinto, perciò provava di persona. Da qualche tempo,
chissà perché, un sacco di persone gli mentivano. Compresi i suoi
figli. Non che quella bella signora potesse essere una bugiarda, per
carità, però…non si sa mai con le donne!
Lui
quella mattina doveva proprio uscire: si sentiva meglio, c’era il
sole e gli servivano assolutamente le uova. Suo figlio lo aveva
pregato, supplicato, di non uscire da solo dopo l’operazione
all’anca ma che ne sapeva quel ragazzo..sempre lì a dirgli cosa
doveva o non doveva fare: era suo padre, non un ragazzino! Borbottava
ancora mentre rientrava in casa, si metteva il cappello e prendeva il
carrello della spesa. Guardò con sospetto il cellulare posato sul
mobiletto dell’ingresso con vari numeri scritti molto grandi su
un’agendina; li ignorò entrambi ed uscì.
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