sabato 11 luglio 2015

[arcobaleno d'inchiostro] - L’UOMO CON LA CERNIERA di Caterina Silvia Fiore (incipit)


Questa era la seconda mattina che si svegliava con una sensazione angosciante al pene, come se una ventosa sottopelle stesse risucchiandolo dall’interno del suo corpo, creando istanti di acuto dolore che inviavano al suo cervello dei black out temporanei.
Allungando la mano si toccò la zona attorno al membro, toccò l’ammasso di carne spessa e rosea che divideva in due il suo ventre, l’accarezzò dolcemente, come a volerla ammansire, poi le sue dita proseguirono lungo la linea callosa che diventava di un rosso vivo, mentre saliva a dividere in due parti il torace muscoloso.
La cicatrice proseguiva verso il collo, tagliava in due il viso e la parte terminale era nella fronte, dove l’ultimo centimetro di pelle, neanche a farlo apposta, era frastagliato a mo’ di ricamo e sembrava chiudere, come un fermaglio, questo lungo percorso di carnalità aggiunta.
Nicholas faticò a sollevarsi in posizione eretta, le braccia gli tremavano, sentiva nelle narici odore di canfora, di vecchio, di armadi stantii, di ritorno alle origini.

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