THE DARK INSIDE
Tagliapietra Palmeri Caterina
Apro gli occhi e per un breve istante non capisco dove mi trovo. Tutto è avvolto dall'oscurità ma il leggero sfarfallio dei lampioni sulla strada mi permette di vedere la disposizione dei mobili e riconosco la mia stanza. Sento la stoffa ruvida delle lenzuola a contatto con il mio corpo e tiro un sospiro di sollievo. L'abitudine di lasciare le tende tirate mette in luce la mia evidente paura del buio. Non ricordo cosa ho appena sognato ma suppongo si tratti di un incubo data l'innaturale oppressione al petto. Mi metto a sedere nella speranza di allontanare questa sensazione nell'istante esatto in cui percepisco un fruscio al lato del letto. Nel momento in cui alzo il volto scorgo una figura nera, la figura di una bambina ritta in piedi a pochi passi dalla finestra. Porta una camicetta sporca che sicuramente una volta era bianca e dei pantaloncini che sembrano azzurri. I suoi vestiti gocciolano acqua costantemente mentre i suoi piedi nudi restano saldi al pavimento. Resta ferma lì, immobile, a fissarmi alimentando il panico insediatosi dentro di me.
Mi rendo conto di non riuscire a pensare lucidamente e
di non essere pienamente consapevole di quello che ho attorno.
Sto sognando.
Mentre quel barlume di coscienza inizia a farsi strada
nella mia mente, la bambina si avvicina con le braccia protese,
sembra quasi che voglia chiedermi aiuto, che voglia abbracciarmi. Ma
poi le sue mani gelide si stringono attorno alla mia gola. Sono
bagnate, sporche di fango e fredde, e la presa non è salda. Mi
abbandono al suo tocco, incapace di reagire. La sensazione di
soffocamento è atroce.
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