domenica 9 agosto 2015

[arcobaleno d'inchiostro] - Fobie parallele di Veronica Sarno (incipit)

Fobie parallele
Veronica Sarno

Alessia, mentre tornava da scuola, si sentiva osservata, accelerò il passo, ma la sensazione non sparì, finché non vide dei grandi occhi illuminati di un’intensa luce rossa che la fissavano intensamente e la guardavano da ogni angolazione, aveva paura, quegli strani occhi, solo degli occhi…non vi era altro…, la trivellavano con lo sguardo dal basso, dall’alto, dietro, davanti, ovunque, la trapassavano come se fossero dei raggi X, ovunque si girasse avvertiva quegli occhi…così sadici e disonesti, inquietanti; non sapeva dove nascondersi, vide un cunicolo e vi si infilò, e appena dopo qualche metro sentì ridere, ridere forte, era la risata della faccia di un pagliaccio, c’era solo la faccia dal collo in sù la guardava con quegli occhi disegnati di lacrime, quella palla rossa al posto del naso e quei denti finti disegnati, la guardava fissa e rideva, chiaro che ridesse di lei, lei si girava e la faccia compariva proprio là dove Alessia si era girata, per scansarla, allora corse nel cunicolo, ma la faccia dinanzi e gli occhi dietro la seguivano….,

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