mercoledì 5 agosto 2015

[arcobaleno d'inchiostro] - I dolci di marzapane di Gaia Mariani [incipit]

I DOLCI DI MARZAPANE
Gaia Mariani

In cui antiche Storie e antiche Voci in antiche Terre
raccontano e ammoniscono.


Ogni anno, quando arriva novembre, c'è grande apprensione dalle mie parti. Consideratela pure una tradizione, un momento di suggestione collettiva, ma tra le verdi colline e le profonde radici di un popolo che vive solo della propria terra, c’è ancora chi sussurra che sia tutto vero. E ogni vigilia di Ognissanti un vago senso di attesa si spande già nell’ora gelida del primo mattino.
Le case di pietra, come la nera pupilla in un’iride colorata, riposano da secoli tra le nebbiose palpebre di colline silenziose, percosse dai sussurri del vento quando scende la sera. Tutti i giorni sono uguali, le notti senza luna, illuminate solo dai guizzi di antiche lampade a olio appese sopra ogni porta.
Dalle mie parti siamo un grappolo di anime, qualche centinaia di acini in una vigna abbandonata, tra le pareti verdeggianti che ci circondano, e nascondono.
Oltre le casupole di pietra e la chiesa, le lapidi del cimitero si inerpicano sui fianchi della collina. E ci sono molte tombe, almeno rispetto ai pochi abitanti. Dalle mie parti, quei defunti non fanno paura, custoditi dalla terra fredda sotto la collina.

Dalle mie parti, i vecchi raccontano che, nella notte di Ognissanti, gli abitanti del camposanto ritornino a far visita ai loro parenti ancora in vita. Essi gli lasciano le proprie case, il proprio cibo, i propri letti, ma non si devono mai far trovare di persona, altrimenti le anime gli chiederebbero di seguirle, di tornare con loro nel luogo del riposo eterno
Almeno fino alla vigilia di Ognissanti, tutti i giorni sono uguali, ma quella notte un lungo brivido discende la schiena delle colline, facendo intirrizzire l’erba e arrivando fino al paese dove, sul davanzale di ogni casa, le donne hanno lasciato dolci di marzapane. Quella notte le case sono deserte, sono andati tutti a dormire, o a pregare, altrove, ma gli usci sono stati lasciati aperti e, oltre ai dolci sul davanzale, i tavoli delle cucine sono imbandite come per un banchetto.

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