Il
killer oltre il tempo
Pietro
Antonio Sanzeri
Jack
aveva da poco compiuto sedici anni. Quell’età che prendi a calci
nel sedere il mondo intero. Quell’età in cui hai la prima cotta,
il primo colpo di fulmine, la prima ragazza. Si trovava nel parco
cittadino a pochi metri dalla biblioteca maledetta, a fumare e a
leggere il numero 172 di Dylan Dog “memorie dal sottosuolo”.
Mentre fumava la sua seconda canna della giornata, vide una stupenda
ragazza passargli accanto ed entrare in quel luogo di perdizione e
orrore. Era tentato da quel luogo, ma all’interno era vietato
fumare. Sapeva che, chi entrava li e aveva sentimenti negativi si
trasformavano in realtà e lui quel giorno non era per niente felice,
anzi. Quella mattina era stato lasciato bruscamente da Lucilla, la
sua ragazza dopo tre anni di fidanzamento. Buttò la canna ormai
spenta nel cestino e varco la soglia, amava la biblioteca, il profumo
che emanavano i libri e le storie che raccontavano, ma quel giorno
non era li per i libri. La ragazza era sparita. Girò per diverse
sezioni, ma non la trovò. Trovò il bibliotecario in fondo alla
biblioteca, seduto su una sedia di pelle, si avvicinò e gli chiese
l’informazione:
«vecchio,
in quale sezione si trova la ragazza? »
«Giovanotto,
di quale ragazza parli? »
«Sai
di chi parlo, quella con i capelli biondi»
«Parli
di Stacy? Si trova nella sezione horror»
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