domenica 9 agosto 2015

[arcobaleno d'inchiostro] - Il pianto del rimorso di Cristina Biolcati (incipit)

Il pianto del rimorso
Cristina Biolcati


Sapeva quello che aveva visto. Ma non lo avrebbe confessato a nessuno. Perché nessuno le avrebbe creduto. Era così assurdo, anche se ne era sicura.
La vicina di fronte, quella straniera che portava sempre il burka, in realtà era un uomo. Poco prima si era avvicinata alla sua porta, - ma come faceva a sapere che lei era lì, dietro allo spioncino? -, avvolta nell’abito di seta, e con un ghigno soddisfatto le aveva mostrato un viso maschile, con un principio di barba. Nonostante l’abbondante strato di kajal sugli occhi, quello era il volto di un uomo, così come si poteva evincere anche dalla stazza e dall’incedere privo di grazia. Come aveva fatto a non notarlo prima?
E poi c’era quel pianto….un neonato che piangeva incessantemente, soprattutto di notte.
Forse all’interno di quell’appartamento un bambino era in pericolo. Ma perché non lo aveva mai visto? Uomo o donna che fosse la figura col burka, non aveva mai avuto un bambino con sé.
Era una situazione assurda. Avrebbe mica dovuto chiamare qualcuno?
Ormai non riusciva a pensare ad altro. Un neonato aveva le ore contate; quell’uomo non era chi fingeva di essere e forse voleva anche farle del male. Lì non era più al sicuro. Tutto appariva confuso e la sua vita stava precipitando. Lui la spiava. Fingeva di essere disinteressato, ma in realtà teneva d’occhio tutto quello che faceva. Ed era diffidente, ne era certa.
Ancora quel pianto….che entrava dentro. Si poteva provare a mettere la testa sotto al cuscino, ma lo si sentiva comunque. Perché? Voleva lei, non c’era altra spiegazione. Voleva distruggerla.
Bisognava agire. Doveva sorprendere quell’uomo, precederlo. Non doveva permettergli di ucciderla. Era pericoloso, lo sentiva.
Prese un coltello da cucina e uscì sul pianerottolo. Il pianto adesso pareva venire dal terrazzo che c’era sul tetto, e non più dall’appartamento di fronte. Non avrebbe permesso a quel tale di buttare un bambino dal quinto piano. Lo avrebbe salvato.

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