lunedì 21 settembre 2015

[Arcobaleno d'inchiostro] - gara 7 / Fantasy: I VINCITORI!




Eccoci ad annunciare il vincitore della gara 7 del contest letterario Arcobaleno d'Inchiostro, sul genere FANTASY.


Il giudice di questa sfida, Luca Di Gialleonardo ha valutato i racconti e ha deciso un solo vincitore assoluto
Quindi tra tutti gli autori in gara uno solo è il premiato e lasciamo proprio al giudice l'annuncio della proclamazione dell'autore selezionato... anticipiamo solo in nostri complimenti al vincitore, da parte di tutto lo staff di Magla!




RACCONTO VINCITORE

  Attaccheranno all'alba

di Marco Vecchi

 


La motivazione del giudice



"Per essere riuscito a trattare un tema molto classico del fantasy, la difesa di una roccaforte dalle orde del male, con maestria, mostrando un comandante considerato un eroe senza paura dai suoi uomini, ma che invece risulta essere un uomo normale, spaventato quanto gli altri. 
A volte non serve fare mille voli di fantasia per produrre un buon racconto. 
A volte basta una buona penna!"


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 Ecco il racconto premiato

racconto vincitore




ATTACCHERANNO ALLALBA
Marco Vecchi

La notte è fredda sui torrioni di Duraroccia. Avamposto del nord al Valico dei Giganti. Baluardo sperduto contro la violenza dei Clan di orchi. Unico passaggio per i regni di Asenghor. La barriera naturale costituita dai Monti Hidunray rende difficile concretizzare le mire espansionistiche delle orde. Ma il tempo che tutti speravano non sarebbe mai arrivato è giunto.
Le Fate del Bosco delle Ombre hanno predetto larrivo del terrore
I grifoni che si spingono oltre la catena montuosa hanno riferito di grandi movimenti nelle Foreste Sperdute, masse di orchi, troll e fiere di ogni genere. Alcuni esploratori non hanno fatto ritorno.
La guarnigione è di poche centinaia di unità, la maggior parte formata da giovani a cui è stato imposto di fare esperienza in terre di confine.
Tutti qui hanno paura. Anche io. Sapere che da un momento allaltro tutto potrebbe finire è sfiancante. Lideale di combattere per un più alto obbiettivo potrebbe essere schiacciato dalla volontà di vivere qualche giorno in più, dandosi alla fuga.
Il mio compito è tenere compatto il tutto. La Rocca e i soldati.
Dormo di giorno e mi risveglio al calar della sera. Giro per i torrioni controllando insieme alle sentinelle. Questa abitudine ha alimentato voci sul mio conto, in tutte trova posto la parola: soprannaturale. Non faccio nulla per confermare o negare, questo sistema tiene tutti in riga.
Terminato il giro sulle mura mi reco dal mago, sono giorni che non dorme. Tramite gli spiriti dellaria tenta di sondare il nemico, senza successo, dice che c’é una magia potente allopera oltre i bastioni. Credo che le sue condizioni fisiche non potranno supportarlo nellora della battaglia. Lui, quasi avesse intuito, risponde che è tutto a posto, lo invito a riposarsi almeno per quella notte ma dice che il tempo stringe.
Raggiungo la torre più elevata, le due sentinelle chinano il capo al mio arrivo. Dalle merlature guardo la distesa che si apre oltre il valico.
Buio. Nessun rumore a disturbare la quiete notturna, nessun movimento percettibile, ma la sensazione che nelloscurità i nemici siano pronti allassalto è così tangibile da terrorizzare chiunque.
Allingresso principale, il portone, costituito di spesso legno di Alberi Eterni, è serrato dalle barre metalliche delle cave dei Monti Azughal. Materiali praticamente indistruttibili. Le sentinelle di guardia mi informano che non è giunto alcun messaggio. I rinforzi tardano e la percezione che sia già troppo tardi sfonda le mie speranze di sopravvivenza, non incrinando però, la granitica postura che mi impongo per non dar adito ai soldati che anche il loro comandante abbia decretato la fine davanti limminente bufera.
Mentre mi incammino, nel mio cervello rimbomba la voce del mago.
Attaccheranno allalba, dobbiamo prepararci
Controllo la grande clessidra posizionata sopra una colonna e chiamo un attendente, lo mando a svegliare i capitani. Adunata nella Grande Sala.
Anche il mago ci raggiunge ed espone a tutti quello che è riuscito a scoprire. Spiega che alle spalle degli orchi c’è un potere più grande che opera. E mentre continua ho la percezione che la nostra opposizione sarà nulla in confronto a quello che ci sta marciando contro. So che il nemico non vuole distruggerci in un solo colpo, gli orchi sono brutali ma non stupidi, vorranno saggiare la nostra vera forza, questo è un punto su cui fare presa.
Interrompo il mago e comincio a dare le direttive.
Gruppi di battaglia misti. Ai lati del valico, si posizioneranno gli agili arcieri del Duraney, con gli snelli guerrieri Feranur insieme a gruppi di cavalieri Gorabiani sui loro destrieri capaci di sfrecciare come il vento anche sulle lande e sui picchi innevati. Sopra di loro due gruppi di grifoni.
Davanti al muro esterno, prima del fossato e dei pali acuminati, si schiereranno i poderosi guerrieri Cyarodiani con le loro pesanti armature e le asce da battaglia, dalle torri e dai terrazzi merlati, i micidiali balestrieri Kozathi. Allinterno mangani e trabucchi vengono preparati per lo scontro.
Ancor prima che spunti la luce allorizzonte, le trombe dei reparti ai lati del valico suonano. Il nemico è in vista.
Allo spuntare del primo raggio di sole il sangue di ogni uomo si raggela.
Al limite delle Foreste Sperdute, ancora immerse nella bruma, si vedono spuntare numerose formazioni di orchi, troll e goblin. Grosse file di alberi cadono al passaggio delle imponenti armi da assedio nemiche. Tra la luce che lentamente si sta sostituendo alle tenebre, si intravedono, in cielo, linee ondeggianti scure. Manticore in avvicinamento.
Il mago inizia a salmodiare.
La battaglia parte da piccole scaramucce ai lati del valico ma non appena la fase di studio si conclude, la parola passa alle armi dassedio e allassalto brutale delle truppe si terra.
Dalla mia posizione posso vedere la disparità numerica che ci separa, ma rispondiamo eroicamente colpo su colpo. Limpeto degli assalitori sembra vacillare e in un attimo di stasi, ordino alle truppe rimaste di rientrare alla Rocca per lultima difesa. Il mio compito di comandante è finito, ora anche io parteciperò alla battaglia attivamente.
La risacca nemica torna più spaventosa di prima e dalle macerie dei torrioni e delle mura si odono urla e suoni di combattimenti. Unesplosione fa crollare una porzione di muro esterno e la fiumana  degli assalitori si riversa allinterno della Rocca. I soldati di riserva cercano disperatamente e inutilmente di contenerla. La disfatta totale è appena cominciata, anche io, ferito e sanguinante continuo a combattere. Il mago è sfinito e in ginocchio sopra un terrazzo circondato da nemici. E quando la fortezza è al limite, sento risuonare dei corni. Istintivamente credo che la mia ora sia giunta e non mi accorgo che dai picchi innevati le forze elfiche si stanno lanciando contro lorda, appoggiati dai nani sbucati dalle pendici dei monti. Anche le armate umane sono giunte e nei secoli a venire canteranno degli eroi di Valico dei Giganti.

3 commenti:

  1. ma non ci hanno già fatto un film? numble, numble.... ah ecco... il signore degli anelli

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    1. Beh, signor critico, forse non sai che "Il signore degli Anelli" è un libro, prima che un film...poi prova a condensare tu, in così poche battute questa storia...io l'ho trovato molto bello e denso di emozioni...se poi tu sei uno di quelli che critica ogni cosa che non sia sua...auguri per la tua carriera artistica! Scrivi qui quando vincerai lo "Strega"...(mumble, non numble)

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  2. Al di là di ciò che è stato ripreso cinematograficamente e di ciò che è stato scritto, tanto di cappello alla capacità di usare un foglio come tavolozza e le parole come sfumature di colore... la vera bravura dello scrittore sta nel dipingere una scena semplicemente con le lettere. Bravo Marco!!!

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