domenica 13 settembre 2015

[Arcobaleno d'inchiostro] - La Gemma Dorata, Paolo Romboni (incipit)

La Gemma Dorata
Paolo Romboni

Le tre lune erano ancora alte nel cielo di Safren. Kalia era sicura, sarebbero riusciti ad arrivare alla Montagna Volante prima che calassero le tenebre. La temperatura era ancora ottimale per proseguire, ma da li a poco il gelo li avrebbe divorati tra le sue voraci fauci.

Il sentiero era tortuoso e scivoloso, a causa delle pozze di linfa liquefatta degli alberi di fuoco.

I tre Eliopi, affondati con gli zoccoli nella linfa, proseguivano lenti agitando la proboscide e stridendo i lunghi denti aguzzi. Halen premeva forte con una mano sulla ferita inferta dal Drago Nero prima di cadere a terra esanime, sotto i colpi dei tre Cavalieri, il Drago lo aveva ferito ad un braccio, con uno dei suoi artigli acuminati. Per poco non ci aveva rimesso la vita, se non fosse stato per la prontezza di Giutran che gli aveva succhiato via il veleno, medicandolo con foglie di Dopo l'ultima battaglia i tre Cavalieri avevano dato un bel distacco all'Armata Distruttrice. Orde di orchi marciavano senza tregua, devastando tutto ciò che trovavano lungo la strada, uccidendo umani e bruciando interi villaggi, senza lasciare nessun superstite dopo il loro passaggio. Non potevano ancora cantar vittoria, i segugi sentivano il loro odore anche a distanza di miglia e miglia.

I lupi grigi quando sentivano l'odore della preda, non si davano per vinti fino a quando non riuscivano ad assaporarne la carne e a berne il sangue. E le prede, adesso erano loro.

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